
Nel contesto europeo, IoT edifici intelligenti significa trasformare gli immobili in sistemi dinamici che raccolgono dati in tempo reale su clima interno, consumi, occupazione degli spazi e impianti, per ottimizzare comfort ed efficienza energetica.
La revisione della Direttiva europea sulle prestazioni energetiche degli edifici (EPBD 2024/1275) e il relativo Smart Readiness Indicator (SRI) spingono verso edifici più “pronti al digitale”, in cui automazione e monitoraggio diventano parte integrante del valore dell’immobile.
IoT edifici intelligenti: cosa significa
Parliamo dell’Internet Of Things applicato agli edifici: sensori, attuatori e piattaforme di controllo coordinano riscaldamento, acqua calda, ventilazione, illuminazione, schermature solari e ricarica elettrica, in modo integrato e misurabile. Il quadro normativo europeo introduce il SRI per valutare la “prontezza smart” e favorire l’adozione di tecnologie che migliorano comfort, efficienza e flessibilità energetica dell’edificio.
Un riferimento tecnico chiave è lo standard EN ISO 52120-1:2022, che sostituisce la precedente EN 15232: definisce funzioni di automazione e gestione tecnica che contribuiscono alla prestazione energetica e fornisce metodi per stimarne l’impatto.
Vantaggi per proprietari, gestori e imprese
L’adozione di IoT edifici intelligenti consente di:
- Ridurre i consumi con controllo fine degli impianti e regolazioni automatiche in base a occupazione e condizioni reali. Gli standard europei per l’automazione indicano scenari di miglioramento misurabile quando le funzioni di controllo sono progettate e verificate secondo procedure condivise.
- Aumentare comfort e salute stabilizzando temperatura, qualità dell’aria e luce tramite sensori e logiche coordinate, in linea con gli obiettivi del SRI.
- Partecipare alla flessibilità di rete: edifici digitali possono modulare i carichi (domanda elettrica) in risposta al sistema energetico, abilitando servizi di demand response e integrazione di rinnovabili.
- Rendere il valore “auditabile”: l’EPBD 2024 rafforza certificazioni e indicatori, collegando prestazioni, dati e percorsi di riqualificazione in modo comparabile a livello UE.
Applicazioni concrete in edificio
- Climatizzazione e ventilazione: regolazione automatica in base a occupazione, qualità dell’aria e previsioni meteo; funzioni codificate da standard di automazione e integrate nei modelli informativi dell’edificio.
- Illuminazione e schermature: sensori di luminosità e presenza per modulare luce e ombreggiamento, migliorando comfort e consumi.
- Gestione carichi e ricarica: priorità dinamica ai carichi essenziali, ricarica dei veicoli in fasce favorevoli alla rete, partecipazione a programmi di flessibilità.
- Manutenzione predittiva: analisi dei dati operativi per anticipare guasti e ottimizzare cicli di manutenzione, riducendo fermi e costi. (Coerente con l’impianto SRI su monitoraggio e automazione.)

Quadro europeo: SRI, EPBD e sicurezza digitale
Il SRI sta entrando nella fase di diffusione negli Stati membri con iniziative di raccolta dati e momenti congiunti di coordinamento a Bruxelles, a supporto dei rollout nazionali.
La EPBD 2024 è in vigore dal 28 maggio 2024 e dovrà essere recepita entro maggio 2026, con un maggiore allineamento tra certificati energetici e dimensione “smart”.
Sul fronte sicurezza, il Cyber Resilience Act introduce requisiti europei per prodotti con elementi digitali (inclusi i dispositivi per l’Internet delle Cose), con obblighi che scatteranno in larga parte dall’11 dicembre 2027: l’obiettivo è garantire sicurezza lungo l’intero ciclo di vita del prodotto.
Infine, l’ISO 50001 (con emendamento 2024) rafforza il collegamento tra sistemi di gestione dell’energia e obiettivi climatici: dati affidabili dall’edificio connesso semplificano monitoraggio, audit e miglioramento continuo.
Figure professionali coinvolte
- Progettisti impiantisti e energy manager, per definire funzioni di controllo e scenari di risparmio in linea con EN ISO 52120-1.
- Specialisti dati e integratori di sistemi, per architetture interoperabili e data governance coerente con SRI/EPBD.
- Facility e property manager, per l’esercizio quotidiano e la manutenzione orientata ai dati (condition-based).
- Esperti di cybersicurezza, per conformità al quadro UE su prodotti digitali e processi di aggiornamento sicuro.
L’Internet delle Cose negli edifici è ormai un pilastro delle strategie di efficienza e resilienza: consente di misurare, regolare e prevedere, trasformando gli immobili in nodi attivi del sistema energetico europeo. La convergenza tra standard tecnici, nuovi indicatori e requisiti di sicurezza crea dunque le condizioni per investimenti più mirati e risultati misurabili, dal comfort alla riduzione dei consumi fino alla flessibilità verso la rete.
AssoInnovatori APS supporta l’innovazione negli edifici connessi e la diffusione di pratiche basate su dati condivisi, interoperabilità e standard aperti; promuove il confronto tra imprese, professionisti, università ed enti per accelerare l’adozione responsabile di soluzioni digitali.

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