
Viaggiare in modo responsabile è una scelta sempre più diffusa. Per hotel, resort, agriturismi e B&B, adottare pratiche turistiche sostenibili e ottenere certificazioni ecologiche non è solo un dovere etico: è una leva concreta di posizionamento, reputazione e marginalità. Le strutture che misurano e comunicano i risultati ambientali — consumi ridotti, minori rifiuti, filiere locali — attraggono una clientela attenta e fidelizzano i partner della distribuzione.
Che cosa intendiamo per pratiche turistiche sostenibili
Parliamo di un approccio gestionale che integra obiettivi ambientali e sociali in ogni fase del servizio: approvvigionamenti, energia, acqua, rifiuti, mobilità degli ospiti, ristorazione, manutenzioni, formazione del personale, comunicazione e tracciabilità dei risultati. L’obiettivo è duplice: ridurre gli impatti (emissioni, consumi, sprechi) e aumentare il valore percepito dall’ospite grazie a comfort, benessere e coerenza con le proprie aspettative etiche.
Certificazioni ecologiche: perché contano
Le certificazioni ecologiche offrono criteri chiari e verificabili per dimostrare l’impegno. Tra le più diffuse nel turismo figurano standard di gestione ambientale, schemi specifici per hotel e campeggi, marchi territoriali e programmi europei dedicati ai servizi turistici. Ognuno prevede requisiti su energia, acqua, rifiuti, detergenti, acquisti, comunicazione verso l’ospite e verifiche periodiche. Il risultato è una prova indipendente che riduce il rischio di “greenwashing” e facilita la collaborazione con tour operator, piattaforme di prenotazione e amministrazioni locali.
Vantaggi per la struttura ricettiva
- Risparmi operativi stabili: controllo dei consumi di energia e acqua, minori costi di rifiuto e manutenzione.
- Maggiore attrattività commerciale: preferenza di ospiti sensibili alla sostenibilità e di partner che richiedono standard ambientali.
- Reputazione e differenziazione: relato trasparente di obiettivi e risultati, con indicatori semplici e comparabili.
- Gestione del rischio: conformità a norme e bandi pubblici, accesso prioritario a incentivi e reti territoriali.
- Valore per il territorio: filiere corte e collaborazione con produttori locali, artigiani e servizi di mobilità dolce.

Figure professionali coinvolte
- Direzione e owner: definiscono strategia, budget e obiettivi misurabili.
- Energy e sustainability manager: misurano consumi, impostano piani di miglioramento e tracciabilità.
- Responsabile acquisti: seleziona fornitori con criteri ambientali e sociali, privilegia filiere locali.
- Capo manutenzione: assicura efficienza di impianti, illuminazione, climatizzazione e riduzione delle perdite d’acqua.
- Food and beverage manager: costruisce menù stagionali, gestione degli sprechi, materiali riutilizzabili.
- Front office e housekeeping: attivano politiche di riuso, messaggi efficaci agli ospiti e corretta separazione dei rifiuti.
- Consulente per certificazioni: guida audit, evidenze documentali, piani di azione e miglioramento continuo.
Esempi applicativi nelle strutture
Un hotel cittadino può ridurre i consumi energetici con illuminazione a diodi a emissione luminosa, sensori di presenza, gestione intelligente del clima e manutenzioni predittive. In parallelo introduce politiche plastic-free, acqua microfiltrata, dotazioni di cortesia ricaricabili e raccolta differenziata visibile e semplice per l’ospite. Un resort costiero può adottare irrigazione a goccia e recupero delle acque meteoriche, ristorazione con menu stagionali e ingredienti da filiera corta, mobilità dolce con navette elettriche e colonnine di ricarica. Un agriturismo può misurare e comunicare il contenuto locale degli acquisti, offrire esperienze enogastronomiche del territorio e percorsi natura certificati. In tutti i casi, un pannello di indicatori sintetici (energia per pernottamento, litri d’acqua per ospite, percentuale di raccolta differenziata, chilometro zero in cucina) rende trasparente il percorso.
Come ottenere e mantenere la certificazione
Il processo è lineare. Si parte da un assessment iniziale su consumi, rifiuti, acquisti e prassi operative; si definisce una politica ambientale con obiettivi e responsabilità; si implementano azioni prioritarie ad alto impatto (illuminazione efficiente, riduzione sprechi idrici, gestione dei rifiuti, formazione del personale). Segue la verifica di conformità ai requisiti dello schema scelto e l’audit di terza parte. Dopo il rilascio, la struttura mantiene un miglioramento continuo: monitoraggio mensile dei dati, revisione annuale degli obiettivi, coinvolgimento degli ospiti con messaggi chiari e non invasivi. La comunicazione è parte della qualità: si mostrano risultati reali, evitando slogan e numeri non verificabili.
La domanda di pratiche turistiche sostenibili cresce, i partner della distribuzione premiano la trasparenza e le politiche pubbliche orientano incentivi e bandi verso strutture certificate. Per imprenditori e direttori d’hotel, è un investimento che migliora i conti nel medio periodo e rafforza la marca. La sostenibilità non è un costo extra, ma una strategia competitiva fondata su efficienza, reputazione e fidelizzazione.
AssoInnovatori APS supporta strutture ricettive e destinazioni nel percorso verso pratiche misurabili e certificazioni riconosciute: audit iniziale, piano d’azione, accompagnamento all’audit e reporting.

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